Un gruppo internazionale
Comoli Ferrari punta da sempre a mantenere e accrescere un rapporto di collaborazione e fiducia con i propri clienti, con i fornitori, con le Associazioni di settore e con le Istituzioni del territorio in cui opera. L’attenzione al territorio non ha impedito al Gruppo di guardare al mercato internazionale, in particolare con acquisizioni e joint venture in Svizzera e Marocco.
Quando nel 1929 costituirono la loro società, Stefano Comoli e Paolo Ferrari realizzavano impianti elettrici in abitazioni e in piccole industrie, occupando 3 elettricisti.
Stefano Comoli, turnista di notte alla Società Conti (l’attuale Enel), durante il giorno assisteva e coordinava gli operai. Paolo Ferrari, diplomatosi perito elettrotecnico nel 1922 che aveva lavorato per cinque anni alla Ercole Marelli & C., seguiva la parte commerciale e amministrativa. Poco dopo la fondazione venne assunta per le operazioni contabili un’ impiegata quindicenne, Maria Luisa Bignoli, che nel 1935 divenne moglie di Paolo Ferrari.
La Comoli Ferrari si specializzò nella costruzione di cabine elettriche, di impianti sollevamento d’acqua per l’irrigazione e di illuminazione pubblica, di linee elettriche per le Ferrovie dello Stato e per impianti industriali. Uno dei ricordi più belli di quell’epoca è l’installazione dell’intero impianto elettrico per il primo e più grande condominio di Novara, sorto in piazza Cavour.
Gli anni della guerra furono terribili e si rischiò di vanificare tutti gli sforzi compiuti: le maggiori fabbriche italiane erano impegnate nella produzione legata all’impegno bellico; il materiale elettrico e i conduttori erano razionati e i fornitori avevano grandi difficoltà a spedire quel poco rimasto disponibile.
I due soci allora acquistarono un carro con cavallo (la circolazione degli automezzi era vietata) per provvedere a ritirare la merce e consegnarla ai clienti. Ogni viaggio era un incubo, perché si sapeva quando si partiva (quasi sempre di notte per evitare i mitragliamenti) ma non quando si arrivava.
Ma il colpo più duro, che mise in pericolo la sopravvivenza dell’impresa novarese, fu inferto nel 1943, con la requisizione da parte dell’esercito tedesco di tutti i materiali elettrici presenti in magazzino. Con molto coraggio e un po’ di fortuna però Stefano e Paolo riuscirono a nascondere parte del materiale rischiando così di essere arrestati e condannati, ma proseguirono la loro attività sia pure a ritmo ridotto. E riuscirono anche a sostenere la lotta di liberazione aiutando i partigiani, come venne ufficialmente riconosciuto dal Comitato di Liberazione Nazionale nel maggio del 1945.
Dopo la guerra l’azienda fu in costante sviluppo, fino alla costituzione di una Società a Responsabilità Limitata, associando alcuni valenti collaboratori. Si costruivano impianti elettrici sempre più importanti che comportavano l’acquisto di grandi quantità di materiali dai grossisti milanesi. Paolo Ferrari amava ricordare le sue visite ai fornitori con i quali si intratteneva a lungo informandosi sulla loro organizzazione logistica e commerciale, ed è proprio dalla conoscenza diretta del mercato della distribuzione che cominciò a delinearsi in lui l’idea di diventare a sua volta grossista.
La trasformazione dell’azienda avvenne gradualmente e in tempi relativamente lunghi. Nel 1955 venne abbandonata l’attività di costruzione di impianti, sostituita definitivamente dalla distribuzione e commercio di materiali e macchinari elettrici.
Dopo la scomparsa del socio fondatore Stefano Comoli, Paolo Ferrari si trovò ad assumere tutta la responsabilità dell’azienda in un momento particolarmente significativo, quello della ricostruzione e del boom economico. L’ascesa assunse un ritmo vertiginoso e nel 1962 portò all’apertura della primo punto vendita a Biella.
Negli anni seguenti entrarono in azienda i figli di Paolo, prima Giuseppe e poi Giampaolo, entrambi ingegneri elettrotecnici. La loro presenza contribuì allo sviluppo e all’espansione di Comoli Ferrari, che nel 1972 ha trasferito la sua sede in un moderno edificio nel centro di Novara, si è dotata di un Servizio Elaborazione Dati e ha costituito un grande parco automezzi per la consegna delle merci ai clienti in tempi sempre più brevi.
Con il continuo aumento di fatturato, la trasformazione in Società per Azioni nel 1974, l’inaugurazione di una nuova sede per gli uffici e per il grande magazzino centrale e l’apertura di nuovi punti vendita in Piemonte, Lombardia, Liguria, Marche e Sardegna, soprattutto attraverso acquisizioni di importanti realtà della distribuzione, l’azienda ha accresciuto e consolidato sempre più il suo peso nel mercato italiano.
Nel 2002 ha avuto luogo la prima edizione di Elettrica, fiera biennale del settore impiantistico, voluta per presentare al pubblico specializzato i prodotti delle principali aziende nazionali e internazionali, colmando un vuoto che c’era nel mercato.
Accanto alla sede Comoli Ferrari di Novara e sorto il 3E Lab, uno spazio dedicato alla tecnologia e all’innovazione impiantistica in cui è possibile vedere installate funzionanti tutte le soluzioni più all’avanguardia proposte dai principali produttori internazionali. Fiore all’occhiello del nuovo spazio è la casa domotica, un’abitazione su due piani dotata delle più avanzate tecnologie, completa di stazione di ricarica per auto elettriche. Un secondo 3E Lab dedicato all’illuminazione è stato attivato a Moncalieri.
Acquisizione Bernasconi
Acquisizione Cisa, nasce il gruppo Comoli Ferrari
Acquisizione GDT elettroforniture
Nasce il progetto SMART
Dal 2016 Paolo, Margherita e Anastasia Ferrari, la terza generazione, guidano l’azienda.
Nasce l’HUB made in Italy
Il gruppo Comoli Ferrari compie 90 anni dalla sua fondazione e apre il primo punto vendita Idrotermosanitario a Viareggio
Con 113 punti vendita, oltre 1200 collaboratori e una solida struttura logistica, oggi il gruppo Comoli Ferrari è una realtà solida e dinamica, motivata a tener fede al credo dei fondatori:
Crescere. Sempre. Comunque.